Lunedì, 30 Luglio 2018 15:42

Cambiare lavoro: il potere del passaparola

Cercare lavoro è un lavoro vero e proprio.

Devi capire come ti posizioni tu sul mercato (quali competenze hai che sono appetibili per le aziende), come ti differenzi da altre persone simili a te, e come trovare la tua nicchia (le aziende a cui puoi ragionevolmente pensare di proporti con successo).

E naturalmente in parallelo, mentre studi te stessa devi anche realizzare un'analisi di quello che c'è là fuori - ovvero un'analisi di mercato sul territorio in cui vivi. Che aziende ci sono, cosa va per la maggiore? Di che tipo di figure possono avere bisogno? Hai le competenze necessarie, e se la risposta è no cosa fai per acquisirle? Oppure, se le hai, cosa fai per farti conoscere?

Ecco, oggi rispondiamo a questa seconda domanda: come farsi conoscere.

 

Cambiare lavoro: referenze vs. raccomandazioni

Il lavoro che stai svolgendo, come hai fatto a trovarlo? In tanti rispondono "con il passaparola", e non è una sorpresa. Così come è capitato a te, è capitato anche a me e non c'è nulla di cui vergognarsi. 

Questo vuol dire che siamo state raccomandate, o referenziate?

 

Nel primo caso, le referenze ti vengono date da persone che spesso non hanno niente a che vedere con la tua famiglia, e che ti stimano per chi hai dimostrato di essere; non con le parole, ma con i fatti. 

Nel secondo caso, le raccomandazioni vengono date da chi ti vuole bene e che spera il meglio per te a prescindere (e magari anche a scapito di chi potrebbe essere più adatta a un determinato lavoro).

 

Nelle referenze si lavora con un'ottica di comunità, in modo che il più meritevole ottenga il lavoro; nel secondo, si coltiva il proprio orticello. 

 

Ferma tutto: e se una è bravissima nel suo lavoro ma non è capace di proporsi? Allora non è così meritocratica!

 

Qui l'inghippo: oggi non devi "solo" o "tanto" essere brava nel tuo lavoro (che comunque è essenziale) - ma devi anche farti conoscere. Sì, devi. Se non investi tempo e risorse tu per farti conoscere, perché dovrei perdere tempo e risorse io per conoscere te? E guarda che non ti dico che sia giusto che il mondo funzioni così. Però è così, puoi solo scegliere se adeguarti o restarne fuori...e la decisione è solo tua.

Così come è tua la decisione se puntare su raccomandazioni o referenze; se sei sul mio sito comunque, è molto probabile che anche tu, come me, sia allergica alla raccomandazioni. Quindi, capiamo insieme come costruirci delle referenze.

 

Cambiare lavoro: le referenze

Se stai cercando di cambiare lavoro, vuol dire che di esperienza ne hai già: il primo modo è quindi quello di coinvolgere le persone con cui hai stretto maggiori contatti. Invitale per un caffé e rendile partecipi dei tuoi progetti e dei tuoi sogni; in tante non lo fanno perché si vergognano, io invece ho sempre sbandierato a destra e a manca tutto quello che volevo fare. Questo per due motivi principali:

  1. Se lo espliciti, diventa reale. Se tu parli con qualcuno di quello che vuoi fare, quel sogno esce dalla tua testa e si verbalizza: diventa concreto, esiste. Non è solo una cosa che "ti piacerebbe fare ma chissà-forse-un-giorno-boh".
  2. Se chiedi genuinamente una mano a qualcuno, difficile che ti venga risposto un "no" secco. Alla fine se dare una mano a qualcuno non ti costa niente e rende quella persona più felice, perché non farlo?

 

[chiaro, in tutto questo se non vuoi che il tuo capo o i tuoi colleghi sappiano che stai cercando un altro lavoro per motivi che solo tu sai, allora invece di parlarne con loro prova a recuperare i contatti del tuo lavoro precedente]

 

Se invece stai cercando di entrare nel mondo del lavoro, allora le persone da contattare sono quelle che ti hanno seguita nei periodi di volontariato o di tirocinio. Personalmente il volontariato lo consiglio sempre: se non ti senti particolarmente dedita agli altri fallo per te stessa. Il volontariato ti mette in contatto con una serie di persone con cui altrimenti difficilmente saresti venuto a contatto, e non sai mica queste persone quali porte possono aiutarti ad aprire.

 

In entrambi i casi, sono utili anche la frequenza a fiere, corsi, eventi che riguardano il settore in cui ti vuoi inserire: sono un'opportunità preziosa per conoscere chi già ci bazzica. E mi raccomando: comportati con loro come se anche tu fossi già arrivata dove vuoi essere - è l'unico modo per creare una relazione orizzontale, e di arricchimento reciproco.

 

Non dimentichiamoci degli influencer

Che mondo sarebbe senza infuencer? Sai no, quelle persone che è importante che sappiano che sei sul mercato, perché sono in contatto con tantissime altre persone. Alcuni li trovi online, ma del personal branding online ne parleremo un altro giorno. Fermati un secondo a pensare: chi è che nella vita di tutti i giorni incontra tantissime persone?

Una volta nelle piccole cittadine si trovava lavoro (anche) grazie all'intercessione del parroco. Ora, io non so se i parroci siano così importanti al giorno d'oggi; ma di sicuro non escluderei parrucchiere ed estetiste, per intenderci. 

Ciò che mi preme che ti resti in mente è questo: ci sono tante persone che cercano lavoro, quindi in questo momento sei in una posizione di svantaggio. Per ribaltarla devi trovare dei modi diversi per farti notare, per spiccare su tutte le persone che, come te, stanno cercando. Quindi, io ti suggerisco qualche modo: ma qualsiasi altra idea ti passi per la testa, non esitare a metterla in pratica. E sì, ogni tanto bisogna rischiare ed uscire dalla propria zona di comfort: ma chi non risica non rosica, giusto?

 

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I percorsi di coaching vengo attivati individualmente, in modo da poter seguire ciascuna persona in base alle proprie esigenze. Contattami per richiedere maggiori informazioni! 

 

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