Lunedì, 14 Ottobre 2019 02:35

La pronuncia perfetta in inglese

La pronuncia perfetta in inglese Bucketlistly Blog

Alzi la mano chi non vorrebbe una pronuncia perfetta in inglese!

 

Benvenuta nel club! Ma prima lascia che ti sveli un segreto:

la pronuncia perfetta in inglese non esiste.

Adesso che abbiamo smarcato l'aspetto più importante, passiamo al resto di questo articolo: come puoi sentirti te stessa quando parli in inglese?

 

Pronuncia inglese: quindi?

Quest'estate ho preso lezioni di dizione inglese da Alan Woodhouse - un vocal coach che vive a Londra e che di lavoro forma gli attori (anche nel parlare con diversi accenti) - un pozzo di scienza per quanto riguarda tutti quegli aspetti legati alla parte dell'inglese parlato. Confesso di aver preso sottogamba la cosa: nella mia mente, l'inglese era un po' come l'italiano - con qualche lezione di dizione capisci come pronunciare le parole nel famoso "italiano standard", quello che più o meno sentiamo (o dovremmo sentire) quando guardiamo il TG. Supponevo che per l'inglese sarebbe stata "più o meno la stessa cosa".

 

Invece già metterci d'accordo su quale tipo di inglese standard soffermarci c'è voluto un po' (inglese di Londra? Birmingham? Liverpool?): alla fine abbiamo optato per la pronuncia della BBC. Poi abbiamo iniziato a lavorare su due piani: l'articolazione dei singoli suoni, e dove si pone l'accento all'interno della frase.

 

Per quanto riguarda l'articolazione dei suoni tutto liscio: ormai parlo inglese da più di 20 anni - e lo studio da qualcosa più di 30 - quindi dai, direi che su quello ci siamo. Ho acquisito più consapevolezza su come creo questi suoni all'interno della mia bocca - il che è stato una bazza perché adesso riesco ad aiutare anche te a farlo, durante le mie lezioni (online e dal vivo). La vera difficoltà è stata quando siamo passati a dove poniamo l'accento all'interno della frase: se ci pensi, in una frase poniamo l'accento sulla parte che ci sembra più importante. Ma come scegliere la parte più importante in un'altra lingua? A questa difficoltà se ne è unita un'altra squisitamente personale - legata all'identità.

 

Le grandi domande della vita: chi sono?

Noi siamo anche quello che diciamo e come lo diciamo. La nostra personalità, il nostro senso dell'umorismo, le nostre emozioni e le nostre conoscenze - tutto passa attraverso come ci esprimiamo. Per farti un esempio, io tendenzialmente parlo in italiano: però ogni tanto ci sono delle espressioni trentine dialettali che non posso non usare, perché rendono mille mila volte meglio l'idea di quello che voglio dire rispetto all'italiano. In più sono una persona a cui piace ridere e scherzare di qualsiasi tema; abbastanza maldestra, di sicuro non mi definisco una persona elegante e di classe. 

 

Ma se sei una persona maldestra e che passa dall'italiano al dialetto senza colpo ferire, puoi parlare British English con l'accento della BBC e sentirti a tuo agio mentre lo fai? 

 

La mia soluzione (che spero sia uno spunto anche per te) è stata provare a prendermi meno sul serio: alla fine le lingue sono un gioco, di cui magari all'inizio fatichi a capire le regole. Ma una volta che le capisci e che hai l'attrezzatura che ti serve per giocare, vai avanti spedita. Una volta capite le regole del gioco, si tratta di ampliare le possibilità espressive - cioé di avere più strumenti con cui giocare. Se mi sento poco comoda nel British English, c'è un altro modo in inglese in cui posso esprimermi per tornare su un piano a me familiare - l'American English. Così con Alan ci siamo presi un paio d'ore in cui prima abbiamo analizzato il modo di parlare di Tony Blair; e poi quello di Hillary Clinton. 

Sono diventata perfetta? No di certo

- di lavoro da fare volendo ce n'è per sempre. Però riesco ad avvicinarmi ad entrambi i modi di parlare; a spiegarteli, aiutandoti ad impararli; e a cambiare modalità quando inizio a sentirmi a disagio perchè il British per me è davvero super elegante.

 

 

***

Se vuoi continuare a migliorare l'inglese senza patemi d'animo iscriviti a Resfeberla newsletter pensata proprio per questo: esce ogni primo venerdì del mese e ci trovi spunti, idee, risorse così come sconti speciali sui percorsi che propongo.

 

 

Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Lavorano con me:

ConfindustriaConfcommercioEurocoatingFimaaFamiglia MaternaRandstadTrenitino Social TankOptoi Sicor

facebook_page_plugin
Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terza parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la Cookie policy.